Il Progetto

Indagare la natura interdisciplinare della traduzione e della transcodificazione è il cuore del progetto del Dipartimento di eccellenza. L’arte, i linguaggi e i media sono i terreni sui quali questa indagine si applicherà.

Dalla traduzione di testi e messaggi da lingua a lingua – anche attraverso lo studio dei differenti sistemi logici e simbolici ad essi sottesi – alla trasposizione da forma d’arte ad altra forma d’arte (dalle forme della parola alle arti visive e ad altri media, e viceversa), fino alla trasmissione nel tempo di patrimoni culturali.

Sull’insieme di queste tematiche, il Dipartimento intende porsi come un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale in quanto laboratorio di formazione, sul piano della ricerca, e di comunicazione, sul piano della didattica, di competenze specifiche. Centrale ai fini della riuscita del progetto è il coordinamento dei singoli settori in una linea di ricerca unitaria sui fenomeni di transcodificazione linguistica, culturale, artistica e mediatica.

Obiettivi generali e specifici

La realizzazione degli obiettivi del progetto ha come preciso “locus” di riferimento il “Centro studi sulla transcodificazione”, un punto di aggregazione strategico delle linee di ricerca interessate, con compiti di gestione e coordinamento di tutte le attività previste.

 

Obiettivi di sviluppo generali

  • migliorare la capacità di interazione tra le varie anime del Dipartimento, sia nella ricerca che nella didattica;
  • realizzare una vera ibridazione tra i settori scientifici e disciplinari afferenti al Dipartimento, per una progettazione d’avanguardia sia di linee di ricerca che di moduli didattici nel tema generale “Tradurre e transcodificare”. Gli obiettivi specifici che il Dipartimento intende conseguire, con scadenze a breve e medio termine, sulla base dei punti di forza già consolidati e delle ulteriori risorse provenienti dal progetto, sono:

Obiettivo 1 Sviluppo di competenze e conoscenze per una efficace “re-mediation” del sapere umanistico attraverso tecniche e discipline anche non umanistiche

  • La nostra è un’epoca segnata dall’intermedialità: cioè dalla sinergia fra diversi media. Il progetto si occuperà sia delle arti sintetiche, composte da diversi media (l’opera lirica, la performance, il cinema, il fumetto, le serie TV, il video game, gli iconotesti), sia di tutte le pratiche di scambio e transcodificazione, come adattamenti e ri-mediazioni.
  • Un esempio antichissimo di intermedialità è l’ekphrasis, in cui un medium verbale rappresenta un medium visivo. Da Omero fino al postmoderno la descrizione di opere d’arte ha avuto sviluppi complessi, diventando una pratica frequentata da poeti, romanzieri, e critici.
  • La transcodificazione è un concetto utile anche in relazione al traumatico terremoto che ha segnato la città dell’Aquila nel 2009: sia sul piano della rifunzionalizzazione degli spazi, che pone problemi di adattamento, gestione, investimento simbolico; sia sul piano delle narrazioni, se si pensa all’esposizione mediatica che la tragedia del terremoto ha avuto e continua ad avere.

Obiettivo 2. Sviluppo di metodi per la traduzione di testi e per un’efficace transcodificazione culturale dal mondo classico a quello moderno

1) La creazione di una terminologia del bello artistico nel trattato retorico anonimo “Sul sublime”.

2) I procedimenti di ekphrasis dalla letteratura ellenistica alla prosa greca di età imperiale, da espediente poetico e retorico a traduzione in letteratura dei canoni estetici delle arti figurative.

3) Un laboratorio su Ovidio con approccio multidisciplinare, che ne studi sia l’impatto sulle arti figurative sia l’influenza letteraria nel corso dei secoli e le rivisitazioni moderne, non limitate all’ambito letterario.

Obiettivo 3 La traduzione come inter-mediazione tra le culture moderne

1) La crescente internazionalizzazione della vita pubblica, l’intensificarsi degli scambi culturali e commerciali, nonché il mutato assetto degli equilibri geopolitici hanno fatto emergere l’esigenza di poter disporre di traduzioni rapide, il più possibile accurate sul piano linguistico, ma anche e soprattutto su quello culturale. In concomitanza con questi mutamenti, lo studio della traduzione si propone di esplorare da una parte la dimensione linguistica della pratica traduttiva, e dall’altra la sua centralità nel dare forma all’incontro con l’Altro. Con questa visione, la traduzione viene ad essere intesa non semplicemente come veicolo, ma come agente attivo nelle dinamiche culturali interlinguistiche.

2) Per quanto riguarda l’indagine più prettamente linguistica sui processi traduttivi, assume particolare rilevanza in tempi recenti la linguistica dei corpora, disciplina all’intersezione tra nuove tecnologie e saperi linguistici, anche in prospettiva storica. Gli studi linguistici hanno poi investito anche il campo della coesistenza di lingue madri diverse in contesti sociali anche ristretti. In prospettiva, la linguistica del contatto è tanto più interessante all’Aquila perché l’Ateneo non solo ospita studenti di prima generazione, ma ha anche un Ufficio Relazioni Internazionali che si colloca ai primi posti nelle graduatorie nazionali.

Obiettivo 4 Interpretazione e transcodificazione del patrimonio artistico dal medioevo alla contemporaneità

1) Problemi e metodi del restauro e della rifunzionalizzazione del patrimonio storico-artistico e architettonico aquilano nella storia dei terremoti.

2) Edizione commentata digitale delle fonti per la storia dell’arte aquilana nelle biblioteche e negli archivi del territorio.

3) La miniatura e la grafica rappresentano ambiti espressivi ideali per l’osservazione dei fenomeni di intermedialità e intertestualità nel campo delle arti figurative e della letteratura artistica – fenomeni che entrano in gioco anche nel dibattito su falso, autentico e copia in arte.

Obiettivo 5 La metafisica della transcodificazione

  • Sul piano teorico ci confronterà con l’’idea che esista un significato sottostante che viene trasferito da una tipologia di codice all’altra.
  • Si affronterà l’ipotesi per cui le varie repliche delle entità linguistiche siano unificate da una forma condivisa o da legami storico-causali.
  • Inoltre, si affronterà la possibilità di codificare l’etica umana per guidare le macchine autonome, al fine di comprendere se alle macchine si possano adattare i principi etici dei soggetti umani.
  • Da ultimo, si svilupperanno le ricerche delle digital humanities, in particolare la codificazione di testi linguistici, scientifici e filosofici.

Obiettivo 6 Un progetto innovativo: video mapping

La sperimentata competenza di tutte le forze del Dipartimento nello studio delle fonti letterarie, linguistiche, artistiche e materiali potrà inoltre essere il punto di partenza anche per collaborazioni innovative con altre forze esterne che guardino ad avanzate forme di transcodificazione mediatica utili al territorio. In questa prospettiva, si formula l’ipotesi di un progetto di video mapping del territorio aquilano da sviluppare tecnologicamente in due direzioni:

1) la proiezione di immagini statiche che aderiscono completamente alle forme delle superfici, mettendo a punto una vera e propria opera di restauro virtuale;

2) la proiezione di immagini in movimento su una superficie piana, con il fine di raccontare una storia.

Le principali azioni previste durante il quinquennio del progetto sono:

  • istituzione del “Centro studi sulla transcodificazione”;
  • incremento della partecipazione del Dipartimento al programma “Visiting Professor” dell’Ateneo;
  • organizzazione di “Summer school”;
  • organizzazione di Dottorati in co-tutela sulle tematiche del progetto;
  • organizzazione di convegni sui vari aspetti della transcodificazione;
  • creazione e sviluppo di una collana di studi;
  • seminari e workshop;
  • istituzionalizzazione di un laboratorio di “digital humanities” cui collaborino anche docenti e ricercatori di informatica.