Convegno La lirica nel/del medioevo: esperienze di filologi a confronto
Nell’Aula magna “Alessandro Clementi” del Dipartimento di Scienze Umane (viale Nizza 14, L’Aquila) nel pomeriggio di mercoledì 28 novembre 2018 e nella mattinata successiva di giovedì 29, si svolgerà alla presenza della Magnifica Rettrice dell’Ateneo aquilano, Prof. Paola Inverardi e del delegato alle Attività culturali, prof. Massimo Fusillo, il V Seminario Internazionale di Studio dal titolo: “La lirica del/nel Medioevo: esperienze di filologi a confronto”.
Ideato e organizzato da Lucilla Spetia, professore associato di Filologia e Linguistica Romanza presso lo stesso Dipartimento di Scienze Umane, con la collaborazione per quest’anno anche della dottoressa Magdalena León Gómez, dottore di ricerca in Filologia romanza e ora collaboratore linguistico di Spagnolo presso il nostro Ateneo, il Seminario costituisce ormai un appuntamento consolidato, che negli anni ha visto docenti di Università italiane e straniere affrontare tematiche e argomenti diversi e sempre in prospettiva pluridisciplinare, allo scopo di illustrare e valorizzare la complessità e la ricchezza del Medioevo, realtà imprescindibile per comprendere la modernità e che rappresenta l’innovazione originale nella tradizione del passato: così dallo studio della metafora e del linguaggio allusivo, si è passati all’analisi della cultura eterogenea dei Normanni e dei Plantageneti, e quindi allo studio della metamorfosi e delle trasformazioni nello spazio e nel tempo, sia sul piano letterario sia quello iconografico, secondo modalità meno prevedibili eppure fondamentali a comprendere il presente, ormai entrate nell’immaginario collettivo.
Dall’anno scorso si è pensato di privilegiare la riflessione intorno ai generi letterari che hanno visto la luce o sono stati oggetto di interpretazione originale proprio nell’epoca medievale. Mentre il Seminario dell’anno passato ha focalizzato la propria attenzione sulla narratio brevis, quest’anno invece si è deciso di incentrare i due giorni di discussione sulla lirica, in particolare sulla esperienza trobadorica, alla base dell’educazione sentimentale dell’Europa, e sul suo irradiamento in ambito francese, iberico e italiano, con un’apertura irrinunciabile alla coeva esperienza mediolatina e a quella poco conosciuta del mondo arabo, per mostrare come eminenti filologi di ambito internazionale hanno affrontato i diversi problemi connessi.
Nell’ottica pluridisciplinare che connota queste iniziative parteciperanno alla discussione filologi romanzi, mediolatini e arabisti, tra i più grandi specialisti del mondo di lirica, come l’emerito della Sapienza Roberto Antonelli, Maria Luisa Meneghetti, Ordinario presso l’Università di Milano, Francesco Stella dell’Università di Siena, Luciano Formisano dell’Università di Bologna, Carlos Alvar, Ordinario nei due Atenei di Alcalá de Henares e Ginevra, Elvira Fidalgo dell’Università di Santiago de Compostella, Vicent Beltran e Paolo Canettieri entrambi attivi presso la Sapienza di Roma e Teresa Garulo, Ordinario di Studi arabi e islamici dell’Università Complutense di Madrid. Infine per dare spazio anche a giovani studiosi è prevista la partecipazione di Marco Grimaldi, ricercatore alla Sapienza e Stefano Resconi assegnista di ricerca a Milano, i quali si interrogheranno e offriranno spunti di riflessione originali e fondamentali sulle diverse realizzazioni e modalità espressive della lirica in ambito europeo.
Anche in questa occasione –afferma la prof.ssa Lucilla Spetia– in nome dell’irrinunciabile pluridisciplinarietà, la Filologia Romanza avrà modo di mostrare agli studenti in primis, cui è primariamente rivolta l’iniziativa, la propria centralità come disciplina comparatista, aperta all’apporto proficuo e al confronto dialettico e stimolante con altre discipline allo scopo di far conoscere e apprezzare la miniera nascosta del Medioevo e il debito riconosciuto unanimemente che la modernità e la contemporaneità hanno contratto con esso.